Giovedì 21 marzo – meno due giorni a sabato 23
Quell’anno vi fu un cattivo inverno al largo del Capo. I marinai si battevano le braccia sul corpo, o correvano picchiando forte i piedi, soffiandosi sulle dita gonfie e arrossate.
La nave era bella ma fragile, e non l’amavamo meno per questo. Ammiravamo le sue qualità ripetendole ad alta voce, ce le lodavamo fra noi come si fosse trattato di meriti nostri.
Quella notte a bordo nessuno dormì. La maggior parte dei marinai ricordano, nella loro vita, una o due notti di eccezionale burrasca. Nulla pare che resista dell’universo, se non tenebra, fragore, furore, e la nave.
Agli uomini che risparmia dalla morte, il mare conferisce il pieno e ambito privilegio di non avere mai un istante di tregua…
bellissimo post , bellissimo racconto e bellissima foto