Domenica 10 maggio alle ore 17.00 presso lo spazio Čajka (via della Meccanica, 19) Mario Barzaghi del Teatro dell’Albero presenta a Trasparenze Festival una dimostrazione/spettacolo che a partire dal Kathakali riflette sul rapporto tra uomo e arte.
Il tallone d’Achille del Kathakali (60’)
Dimostrazione/Spettacolo con Mario Barzaghi
Domenica 10 maggio / h. 17.00
Presso Čajka – teatro di avanguardia popolare
Nel 2002 ho subito il distacco totale del tendine d’Achille stavo mostrando un passo a degli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, all’improvviso un colpo secco, come del porfido tirato in quel punto, sono stramazzato al suolo, osservando il piede sinistro a penzoloni, ho detto a Marcello Gallucci, docente di storia del teatro: “Marcello, portami all’ospedale, mi sono rotto il tendine d’Achille!”. Questa è l’origine, il precedente, il fatto, l’incidente su cui, ora a distanza di 13 anni, cerco di riflettere. Banale è dire che quando si rompe qualcosa che regge il peso del tuo corpo, le cose si complicano e di parecchio, l’angoscia cresce a dismisura, nella tua psiche diminuisce la luce e cresce il buio, non sai se potrai fare di nuovo il tuo lavoro, lo farai come prima? Con quante menomazioni? Elaborare questi incidenti non è semplice, toccano la parte più intima della tua esistenza e dissestano completamente la tua vita futura. Il titolo di questo racconto: Il tallone d’Achille del Kathakali, rimanda a un doppio senso, il primo ha a che fare con le ricadute di carattere psico-fisico derivanti da un grave incidente. Il secondo è quello che vorrei
tentare di spiegare durante questo racconto … è il momento per iniziare a parlare del rapporto fra l’atemporalità di una determinata arte e gli uomini che in un determinato tempo con quell’arte lavorano.
Attivo da circa quarant’anni, dopo una formazione nei gruppi del teatro di base degli anni ‘70 (Teater 7 di Inzago) e un lungo sodalizio con il Teatro Tascabile di Bergamo (1981-1994), Barzaghi arriva nell’ultimo ventennio ad intraprendere un suo percorso artistico autonomo che l’ha portato a collaborare con varie realtà italiane e straniere e a confrontarsi con generi teatrali talvolta diversi rispetto alla sua formazione originaria. Prodotti di questo periodo sono la dimostrazione spettacolo “Un atleta del cuore” e lo spettacolo “Frammenti divini di un viaggio in Inferno”. Si esibisce anche in spettacoli di Kathakali assieme al suo maestro Kalamandalam K.M. John. Conduce inoltre un’intensa attività pedagogica, spesso chiamato da istituzioni universitarie, (Bologna, L’Aquila, Perugia), e all’estero (Teatro Taller de Colombia-Bogotà, ECUM-Belo Horizonte, Grotowski Institute , Wroclaw). Nel 1999 fonda con Rosalba Genovese il Teatro dell’Albero.
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www.tealbero.it