Il primo studio di Padri e Figli, nuovo progetto realizzato dal Teatro dei Venti in collaborazione con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, viene presentato in anteprima il 21 e 22 dicembre presso LA TORRE, nuovo spazio performativo all’interno del Centro Musica_71MusicHub in Via Morandi 71 a Modena.

21 dicembre ore 21.00
22 dicembre ore 17.00 e 21.00

Teatro dei Venti
Padri e Figli / primo studio
Presso La Torre
Via Morandi, 71 – Modena

All’interno di Stanze di Teatro in Carcere 2018, progetto realizzato in collaborazione con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna. Con gli attori del Carcere di Modena e del Carcere di Castelfranco Emilia, gli attori e allievi attori del Teatro dei Venti. Allestimento Teatro dei Venti. Drammaturgia Vittorio Continelli e Stefano Tè. Regia di Stefano Tè

Durata: 20’

[spettacolo extra-abbonamento]

POSTI LIMITATI.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

INFO E PRENOTAZIONI:
biglietteria@trasparenzefestival.it
345 6018277

Sul progetto
“Padri e figli”: non il riferimento a un testo o a un universo letterario, ma un binomio concettuale dai forti rimandi culturali, letterari, psico-pedagogici sarà al centro del progetto pluriennale che impegnerà il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna a partire dal 2018. Padri, ma anche madri, per indagare le molte sfaccettature di un legame fra generazioni da sempre al centro di conflitti e aspettative non risolte, fra vincoli affettivi e coercitivi, processi identificativi ed emancipativi. Una tematica che non può non evocare uno degli aspetti dominanti della situazione detentiva, che tende a bloccare l’individuo in una dimensione di reiterata infantilizzazione, spingendolo alla deresponsabilizzazione e alla passività.

Note di drammaturgia
Quello tra Padri e Figli è un rapporto complesso: ci accompagna per l’intera esistenza, ci vede interpretare entrambi i ruoli a seconda delle fasi e delle età della vita e ci riguarda nel profondo.
Siamo partiti da un dato personale, dal rapporto che ognuno dei protagonisti del progetto ha con le proprie origini, da come questo rapporto si è evoluto nel tempo e da quel che significa adesso, nel momento in cui si sta in sala, si prova e si va in scena.
Punto focale della ricerca è stato quasi da subito il rapporto tra Eredità e Identità: Eredità che si riceve o che si tramanda e identità che si tenta di affermare.
Ai percorsi personali abbiamo poi affiancato alcuni testi che potessero fare da guida e abbiamo scelto di tenere con noi in particolare in due storie, due grandi storie che contengono molti degli elementi su cui abbiamo ragionato: la storia di Cristo raccontata nei Vangeli (tanto quelli canonici che quelli apocrifi) e Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi.
In entrambi i casi il tema dell’eredità – pesantissima nel caso di Gesù – e quello dell’affermazione della propria identità nel mondo sono centrali.
Abbiamo usato le due grandi storie come materiali di lavoro da tenere sullo sfondo. Prendendo alcune delle immagini in esse contenute ed elaborandole in scena, abbiamo cercato di sganciarle punto di partenza per dare così inizio a una nuova storia, indipendente e autonoma.
Nasce così un’indagine, fortemente radicata nella nostra cultura, che prova a lanciare uno sguardo sul complesso rapporto che intercorre tra Padri e Figli nella nostra storia; tra madri, padri e figli; tra maschile e femminile; tra generazioni che si confrontano talvolta in modo aspro e violento.
Da un lato l’eredità di un mondo che è stato, dall’altro la necessità di costruirne uno nuovo attraverso l’affermazione della propria identità.

Attività del Teatro dei Venti in Carcere
Il Teatro dei Venti organizza dal 2006 un laboratorio teatrale all’interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia. Nel 2007 i partecipanti al progetto sono arrivati in finale al Premio Scenario per Ustica, con lo spettacolo Frammenti.
Nel 2009 la compagnia è tra i soci fondatori del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, un progetto nato per mettere in rete le esperienze di teatro carcere esistenti in regione.
Dal 2014 ha attivato due laboratori teatrali nella Casa Circondariale di Modena in collaborazione con il Comune di Modena. Nel 2016 ha debuttato lo spettacolo “Angeli e Demoni”, nato da un articolato progetto di residenze artistiche nelle quali attori-detenuti, allievi e attori della compagnia hanno lavorato sulla Gerusalemme Liberata di Tasso. Nel biennio 2016-2018 ha lavorato sul progetto Ubu Re, a partire dall’opera di Alfred Jarry, con il debutto dello spettacolo omonimo con attori professionisti e attori detenuti.
Nel 2018 partecipa al progetto “Per aspera ad astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” un progetto sperimentale finanziato da ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa e coordinato da Carte Blanche (Compagnia della Fortezza).

LA TORRE è il nuovo spazio nuovo spazio performativo all’interno del Centro Musica_71MusicHub nato dal recupero architettonico di una nuova sezione del complesso industriale ex-Amiu di via Morandi 71, ristrutturata con finanziamento del Bando RiGenerAzioni Creative promosso da Anci e cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della gioventù.