Venerdì 6 dicembre Trasparenze Stagione ospita i Sotterraneo con il loro spettacolo Homo ridens, ore 21.00 Teatro dei Segni di Modena. Nell’ambito di Progetto Sotterraneo: promosso da Agorà Liberty Associazione e Ater Circuito Regionale dell’Emilia Romagna/ Teatro Comunale Laura Betti, in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Ateliersi, Trasparenze Stagione, Ravenna Teatro Teatro Rasi e Associazione Scenario.
Homo ridens _ Modena
+ Dizionario minimo del riso
creazione collettiva Sotterraneo
in scena Daniele Bonaiuti, Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Filippo Paolasini
scrittura Daniele Villa
consulenza costumi Laura Dondoli, Sofia Vannini
locandina Rojna Bagheri
grafica Marco Smacchia
produzione Sotterraneo
coproduzione Armunia, Centrale Fies
col sostegno di Comune di Firenze – Assessorato alla Cultura e alla Contemporaneità, Le Murate, Suc (Spazi Urbani Contemporanei)
in collaborazione con Santarcangelo 41
Durata 60′
BIGLIETTO: 10 €
UNDER 25: 5 €
PROMO CORSISTI: 7 €
INFO E PRENOTAZIONI:
biglietteria@trasparenzefestival.it
345 6018277
Homo Ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico-cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni città e di conseguenza ne prende il nome.
L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità.
Nel riso rinunciamo alla funzione vitale del respiro, nel riso è la parte aggressiva di noi che ci fa digrignare i denti, nel riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivolta popolare.
Sappiamo che la coscienza di sé permette all’uomo di vedersi dall’esterno. Sappiamo che la coscienza di sé rende l’uomo consapevole della morte.
Ma cosa c’è da ridere?
DIZIONARIO MINIMO DEL RISO
26 lettere per presentare altrettanti esempi di cose che nel corso dei millenni hanno fatto ridere. Forse. Subito dopo Homo Ridens una ‘traccia nascosta’ in cui ripercorrere la storia risibile dell’umanità, da Aristofane a Zelig passando per Pirandello e Rabelais: pillole, informazioni, citazioni, 26 rapidi cenni per restituire parte del tavolo teorico che ha accompagnato la produzione dello spettacolo.
Recensioni
“Teatro Sotterraneo conferma la sua intelligenza capace di mettere in imbarazzo, smontando con sorridente ferocia, apparentemente sui confini dello scherzo, la nostra società della rappresentazione”. (Massimo Marino, Corriere di Bologna)
“Prosegue la chirurgica ricerca [di Teatro Sotterraneo] nello sfascio quotidiano, analizzando stavolta il ridere e i suoi comportamenti. Si cita Bergson, si fanno test sul pubblico ma i momenti più intensi sono quelli in cui la riduzione a risata di tutto quello che vediamo è la vera tragedia”. (Anna Bandettini, La Repubblica)
“Che cos’è Homo ridens? È una sorta di ingegnoso esercizio post-teatrale – destrutturato, apparentemente del tutto informale – sui feroci meccanismi della risata, sulla fisiologia della risata come risposta agli aspetti più crudeli della realtà. Secondo consuetudine, i 4 bravissimi attori non indossano dei costumi, non interpretano dei personaggi: si presentano faccia a faccia davanti al pubblico, proponendogli dei buffi esperimenti sulle sue reazioni di fronte a situazioni che, in se stesse, non dovrebbero risultare affatto divertenti. “.
(Renato Palazzi, Il Sole 24 ore)
“Una sorta di gioco o di esperimento (anche teatrale) che coinvolge il pubblico in un esercizio sui meccanismi della risata, con una apparenza di scientificità sottilmente derisa. […] Una ricetta semplice ma niente affatto accondiscendente. L’esito è sempre un po’ destabilizzante”. (Gianni Manzella, Il Manifesto)
BIO
Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni nostro progetto.