Domenica 2 agosto, ore 21.30
Borgo di Gombola (MO)
I Flexus cantano De André
Omaggio al grande cantautore genovese
Gianluca Magnani: voce, chitarra acustica ed elettrica
Alessandro Pivetti: piano, tastiere, fisarmonica, cori
Daniele Brignone: basso elettrico, cori
Enrico Sartori: batteria, percussioni, cori
“I Flexus cantano De André” è lo spettacolo in cui la band emiliana ha scelto di reinterpretare alcune delle più belle canzoni del cantautore genovese. Il concerto è il frutto di tanti anni di live, dischi, progetti e collaborazioni (prima fra tutte quella con Il Coro delle Mondine di Novi). Arrangiamenti curati e originali, con sfumature raffinate di rock e blues, insieme a contaminazione etniche.
Vengono qui proposti brani della più profonda maturità del cantautore: “Dolce nera”, “Prinçesa”, “La domenica delle salme”, “Don Rafaé”, “Ottocento”, “Sidun”, “Smisurata preghiera”. Di fatto, il sound della band e la voce di Gianluca Magnani, che si ritaglia uno stile personale evitando la mera imitazione, offrono una rivisitazione delicata e emozionante. Le chitarre acustiche elettrifcate si sposano così con i rif di tastiera e fisarmonica del maestro Alessandro Pivetti, sostenute dalla ritmica inossidabile del basso di Daniele Brignone e della batteria di Enrico Sartori. Il risultato è un ampio spazio che va da sonorità più delicate ed emozionanti fino a giungere a momenti più popolari e coinvolgenti.
Nel concerto è proposto anche un momento acustico in cui si riprendono fedelmente alcune canzoni del primissimo De André (periodo Karim) con “La ballata del Miché”, “La canzone di Marinella”, “La città vecchia”, “Carlo Martello” e altre. Ugualmente, non mancano in scaletta i brani più celebri come ad esempio “Il pescatore”, “Volta la carta”, “Fiume sand Creek”, “Ballata dell’amore cieco”, “Bocca di rosa”, “Un giudice”, “Amore che vieni amore che vai”.
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Biografia
I Flexus, Gianluca Magnani (voce e chitarre), Daniele Brignone (basso) ed Enrico Sartori (batteria) sono una band attiva dal 2001 e con bellissimi numeri alle spalle: cinque album, centinaia di concerti in Italia e all’estero e frequenti collaborazioni con molte realtà del teatro indipendente italiano.
Nel 2010 vengono prodotti due album: Il conformista, dedicato al reportorio di Giorgio Gaber e Flexus e il Coro delle Mondine di Novi cantano De Andrè, un ambizioso progetto che li vede protagonisti insieme alle mondine in una lunga serie di concerti.
Nel 2013, con il brano Satelliti inversi arrivano finalisti a Musicultura 2013 e vengono ospitati al Club Tenco. Inoltre saranno ospiti come opening act di Joan As police Woman e dei Modena City Rambles. Nello stesso anno suoneranno in Polonia, Francia, Spagna e Croazia.
Nel 2015 viene presentato l’ album Flexus in concerto – This land is your land, un ritratto di quell’anno di concerti, in realtà registrato con una formazione estesa a otto elementi: in breve, un viaggio tra suggestioni rock, folk ed etniche.
I Flexus hanno all’attivo anche collaborazioni nell’ambito teatrale con Ottavia Piccolo, Roberta Biagiarelli, Stefano Cenci e Alessia Canducci. Con gli scrittori Flavio Soriga e Chiara Carminati hanno progettato diversi spettacoli tra cui La Storia del Rock con oltre 400 repliche in dieci anni.