Sabato 2 agosto, ore 18.00 19.00 e 20.00
Borgo di Gombola (MO)
A[1]BIT
Sanpapié
Regia e Coreografia Lara Guidetti
Testi Marcello Gori
Interpreti Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Giuseppe Morello, Matteo Sacco e Lara Viscuso
Produzione Sanpapié in collaborazione con MilanOltre, Festival Exister, DANCEHAUSpiù
Spettacolo selezionato da NEXT ed. 2019/2020, progetto Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Cariplo
A[1]BIT, opera di danza per spettatore singolo, nasce dalla sinfonia elettronica in 5 movimenti 1-Bit Symphony di Tristan Perich. Musicalmente intensa, l’opera rivela contorni profondi nella relazione uno-ad-uno con l’ascoltatore. Un’opera elettronica potente, quindi, da ascoltare in cuffia, individualmente, il cui ascolto collettivo e diffuso riproduce un noise sfocato. La relazione tra posizione individuale e collettiva, in un contesto urbano e disordinato, è infatti il cardine della ricerca artistica. I danzatori si muovono in funzione dello spazio e del pubblico, che si trova ad essere, inconsapevolmente, parte del disegno coreografico. Un piccolo gruppo di spettatori, rigorosamente con la musica in cuffia e accompagnati da un testo che introduce e contestualizza lo spazio della performance, segue i danzatori nel disegno che si adatta a spazi urbani pubblici e privati, interni ed esterni.
Lo SPAZIO, nelle sue componenti di forma, storia, architettura, luce e ambiente, e il TEMPO (l’incontro tra la sinfonia e la percezione individuale di performer e spettatori) sono l’innesco dell’azione performativa. In tal modo, la ricerca coreografica non solo è astratta, ma, allo stesso tempo, indaga sulla musica le possibilità combinatorie del movimento e dell’assemblaggio, come se il corpo fosse una particella fisica da analizzare nel comportamento in relazione all’ambiente. Così, le strutture create dai corpi si susseguono in un gioco di costruzione e destrutturazione, dimensione individuale e collettiva. In breve, si affiancano solitudine e moltitudine, intimità e sacralità, personale e sociale, spazio intimo e comune, congestione dello spettro armonico e vastità.
L’obiettivo è intersecare il carattere cellulare/combinatorio dell’opera con l’organicità del tessuto sociale e della danza attraverso un’esperienza di “realtà aumentata”.
Performance per un massimo di 25 spettatori a replica.
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Sanpapié
È una compagnia, un nucleo artistico e creativo costituito nel 2008 che dalla sua nascita ha presentato spettacoli e progetti culturali in Italia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania e Cina.
L’attività di Sanpapié si concentra principalmente su 3 ambiti di azione. In primo luogo, la produzione e distribuzione di spettacoli sia di danza, sia teatrali che musicali, poi le attività formative e infine la realizzazione di progetti culturali territoriali rivolti a comunità specifiche. Tutto ciò spinge la compagnia verso la ricerca, lo studio, la sperimentazione di nuove vie.
La diversificazione della proposta è l’elemento identitario dei Sanpapié, attraverso la quale riescono a costruire un dialogo aperto e plurale con il sistema teatrale e artistico. La centralità del corpo, considerato come motore di senso oltre che di movimento, è stata l’origine di un percorso multidisciplinare che ha portato la compagnia a traghettare i principi del TanzTeather nel nostro mondo ipertecnologico. Nei loro spettacoli, l‘ironia convive con i grandi temi esistenziali e antropologici. Grazie a ciò, la musica elettronica dialoga con le forme musicali del passato e il corpo attraversa spazi simbolici in cui l’archetipo convive con il quotidiano.
Il risultato è una poetica in cui la fusione dei vari elementi (coreografia, musica, drammaturgia, video) produce universi di segni. Qui il corpo è posto al centro e considerato sia nella pienezza del suo essere sia nella ricchezza delle sue stratificazioni.
Dal 2015 al 2017 è riconosciuta dal Mibact come organismo di produzione danza e vince il bando Funder35 di Fondazione Cariplo per il triennio 2017-2019. Nel 2012 partecipa a Islotes en Red, progetto finanziato dalla Comunità Europea, e produce lo spettacolo Io Sono Figlio. Nel 2013 la compagnia presenta due+due=5 e Mi Sono Perso a Milano, primo spettacolo di teatro-canzone firmato da Marcello Gori, musicista e autore Sanpapié.
Negli ultimi anni, produce diversi spettacoli per importanti festival nazionali (Festival Torino e le Alpi 2015, Stresa Festival 2016 e 2017) e partecipa a collaborazioni sia internazionali (Skies 2016, regia di regia di João Garcia Miguel) sia con il FAI. Del 2018 è il progetto multisensoriale Balerhaus nato presso il Teatro della Contraddizione (Milano) e l’avvio del progetto A[1]BIT, con il quale vincono NEXT 2019/2020.
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