Da mercoledì 27 luglio a venerdì 30 luglio, ore 16.00
Teatro dei Segni, via San Giovanni Bosco 150 (MO)
Odissea
Teatro dei Venti
Con Alice Bachi, Vittorio Continelli, Giuseppe Pacifico, gli attori e le attrici delle Carceri di Modena e di Castelfranco Emilia, attori e allievi attori del Teatro dei Venti.
Costumi Beatrice Pizzardo e Teatro dei Venti.
Allestimento Teatro dei Venti.
Drammaturgia Vittorio Continelli, Massimo Don e Stefano Tè.
Assistenza alla regia Massimo Don.
Regia Stefano Tè.
Odissea è un viaggio, è il risultato finale del lavoro svolto all’interno delle strutture carcerarie e in sala prove tra riunioni e discussioni a distanza, prove da remoto e riprese video in teatro. Un viaggio diventato sfida che prende finalmente forma dopo oltre due anni di ricerca, prove e confronto. La sfida consiste nell’attraversare insieme agli spettatori tutti i luoghi che hanno reso possibile la creazione, luoghi distanti e che abitualmente non comunicano tra loro: l’edificio teatrale, la città e le carceri.
Lo spettacolo si sviluppa per una durata di tre ore circa in diversi luoghi della città: il parco antistante il Teatro dei Segni di Modena, l’edificio teatrale e i suoi spazi interni, un bus navetta, le carceri di Modena e di Castelfranco Emilia, le strade che si attraversano per spostarsi da un luogo all’altro. All’arrivo in teatro gli spettatori vengono subito condotti all’interno della performance, lo spettacolo comincia appena si arriva in vista del teatro. Un gruppo di attori si occupa dell’accoglienza e una volta ultimate le indispensabili formalità burocratiche accompagna gli spettatori a un bus navetta che li condurrà attraverso la città, da una struttura all’altra.
Gli attori raccontano, danno indicazioni, accompagnano il pubblico da uno spazio all’altro, da una scena all’altra, mentre linguaggi teatrali diversi, lontani tra loro, si intrecciano: teatro esperienziale, racconto, radiodramma, teatro fisico, prosa.
Il viaggio di Ulisse che torna a Itaca viene descritto attraverso i corpi e le parole di interpreti molto diversi per formazione e pratica. I fili conduttori restano l’opera di Omero e il racconto dell’umanità di fronte a ogni contrarietà.
Lo spettacolo è riservato al pubblico autorizzato, le prenotazioni si sono chiuse il 4 luglio.
LE TAPPE DELLA CREAZIONE
La creazione dello spettacolo ha affrontato una ricerca biennale, più volte sospesa dalle chiusure dovute alla pandemia, ma mai interrotta. Il lavoro è proseguito in diverse tappe, nel 2020 con Odissea Web, il film realizzato da Raffaele Manco e Stefano Tè con il materiale video che documenta le prove da remoto con gli attori del Carcere di Modena e del Carcere di Castelfranco Emilia. Un racconto che raccoglie le voci, i volti, gli scritti degli attori detenuti, il modo che il Teatro dei Venti ha trovato per trasformare un limite – la sospensione delle prove in presenza – in una opportunità di creazione artistica.
LINK AL VIDEO: https://youtu.be/r-u3WogQS6I
Nel 2021 è proseguito con Odissea Radio, il radiodramma in 12 episodi, registrato interamente in Carcere, che è andato in onda dal 29 marzo al 14 giugno su Cosmic Fringe Radio, la webradio della comunità di Artisti in Piazza – Pennabilli Festival.
LINK AL PODCAST: https://bit.ly/Podcast-Odissea-Radio
Il progetto “Odissea” è stato reso possibile grazie alle Direzioni delle Carceri, al PRAP – Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria, al Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, agli agenti, agli educatori, al Comune di Modena, al Comune di Castelfranco Emilia, Fondazione di Modena e BPER Banca, oltre che alla generosità dei cittadini che hanno donato i computer e l’attrezzatura informatica necessaria per le prove da remoto (aprile-giugno 2020).
Una produzione del Teatro dei Venti con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Nell’ambito dei progetti Abitare Utopie, co-finanziato dalla Fondazione di Modena, e Freeway, co-finanziato da Creative Europe. Il progetto Freeway è realizzato con i partner aufBruch (Germania), Fundacja Jubilo (Polonia) e UPSDA (Bulgaria) e promuove la creazione artistica, la formazione, l’audience development e lo scambio di buone pratiche di Teatro in Carcere a livello europeo.
Bio
Il Teatro dei Venti, compagnia organizzatrice di Trasparenze Festival, è attiva dal 2005 nella creazione di spettacoli e nella realizzazione di progetti che accostano creatività e comunità in funzione di una efficace coesione sociale. Con i suoi lavori è stata in tournée in Italia e all’estero, in Francia, Polonia, Serbia, Croazia, Spagna, Romania, Lituania, Germania, Montenegro, Argentina, Taiwan, India. Realizza progetti permanenti presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e la Casa Circondariale di Modena, in collaborazione con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna. Sempre in ambito sociale promuove progetti di Cooperazione Internazionale (Mozambico, Serbia, Senegal) e nel campo della Salute Mentale in collaborazione con DSM-DP dell’ASL di Modena. Dal 2012 cura l’organizzazione di Trasparenze Festival e Residenze, con lo scopo di dare voce alla creatività contemporanea, ai linguaggi della scena teatrale indipendente e alla valorizzazione dei nuovi spazi. Tra i suoi partner principali ci sono il Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna, ATER Fondazione, il Comune di Modena, la Fondazione di Modena, Arci. Attualmente è impegnata in tre progetti co-finanziati da Creative Europe, finalizzati alla produzione artistica e alla creazione di buone pratiche di teatro in ambito sociale a livello europeo.
Nel 2019 ha debuttato con lo spettacolo Moby Dick, Premio Rete Critica 2019 per la progettualità/organizzazione, Premio Ubu 2019 per l’allestimento scenico.
Dal 2020 gestisce l’Ostello Podesteria di Gombola, con un progetto di ricettività turistico-culturale e di residenzialità artistica in Appennino.