Venerdì 28 luglio Trasparenze XI Edizione ospita lo spettacolo Muoio come un paese di Gemma Hansson Carbone, nell’ambito di Connessioni – giovani visioni artistiche per un nuovo presidio culturale, progetto promosso da Koras e finanziato grazie all’Avviso Youz Officina della regione Emilia-Romagna.
Muoio come un paese vuole essere una performance itinerante e partecipativa che conduce il pubblico all’esplorazione della natura, a volte nascosta ai nostri occhi, a volte prorompente e incolmabile, e della sua complessa relazione con le architetture urbane, storiche, intangibili e i suoi abitanti. Un’esperienza poetica che accompagna il cammino, lo sguardo e la percezione della natura, invitando le persone a guardare il paesaggio circostante con uno sguardo nuovo, basato sulla conoscenza dell’ambiente e sulla consapevolezza dell’incessante passaggio ciclico della Storia.
MUOIO COME UN PAESE
28 luglio | Ore 16.30 e 18.30 | Itinerante Bosco e paese
di Dimitris Dimitriadis
con Gemma Hansson Carbone
Architetto Vasilis Mavrianos
Un ringraziamento a Theodoros Terzopoulous e Aglaia Pappas
Prodotto da Naprawski
Con il supporto di Konstnärsnämnden-the Swedish Arts Grants Committee (SWE), ABF (SWE), Space A and KIAR 2023 (NEPAL)PARC-Performing Arts Research Center (ITA), Fondazione Fabbrica Europa (ITA), Verdecoprente (ITA), Gathenhielmska Kulturhuset (SWE),Art delCaminar-Walking Art and Relational Geographies (ES), walk●listen●create (BE), Vaca 35 Teatro (MEX), CO.LABS (CZ), KKKC-Klaipėdos kultūrųkomunikacijų centras (LT)
Muoio come un paese è un esperimento artistico e liturgico atto ad evocare la presenza e l’avvento dell’Angelo della Storia. L’Angelo è una giovane donna che ci narra delle ultime spietate vicende del Paese incarnando le voci delle cronache rimaste da quell’epoca di crisi e di guerra. La donna racconta l’epoca storica di un passato futuro. La espone con la minuziosa scientificità di chi ha osservato lo svolgersi degli avvenimenti fuori dal corso naturale del tempo. Dove ci troviamo? Quando sta accadendo tutto questo? Lo spettacolo invita i suoi spettatori ad assistere ad una metafora fantascientifica, e allo stesso tempo arcaica, di una società che ha perso se stessa, e che è morta in se stessa. La narrazione avviene durante una camminata immersiva guidata dall’artista Gemma Hansson Carbone, ed è composta seguendo le regole del paesaggio storico e geografico in cui la performance si colloca. Un progetto di ricerca artistica aperto, libero, che coinvolge l’artista e il suo pubblico in una esplorazione collettiva di diverse pratiche artistiche e scientifiche (teatro, architettura, antropologia, archeologia, body art, poesia e cartografia) e che si struttura attorno ad un testo scritto dall’autore greco contemporaneo Dimitris Dimitriadis, e alla figura dell’Angelus Novus che Walter Benjamin descrisse nel suo omonimo saggio datato 1940.