Domenica 8 ottobre alle 17.00 il Teatro Nucleo porta La lingua dei fiori a Trasparenze Festival, uno spettacolo che prende ispirazione dal testo del poeta belga Maurice Maeterlinck L’intelligenza dei fiori.
Ore 17.00 | Parchetto S. Giovanni Bosco
LA LINGUA DEI FIORI
Teatro Nucleo
A partire dallo studio del testo scientifico-poetico di Maurice Maeterlinck “L’intelligenza dei fiori” Teatro Nucleo ha iniziato una ricerca creativa nuova, uno spettacolo di gruppo per gli spazi aperti. Lo spettacolo vuole indagare con gli strumenti della poesia, del canto, dell’immagine, la vita ribelle e silenziosa del mondo vegetale: nell’indifferenza generale, i fiori organizzano la loro lenta ma inesorabile rivoluzione fatta di bellezza, profumo, incanto. Il fiore dona all’uomo un prodigioso esempio di insubordinazione, coraggio, perseveranza e ingegnosità. Se impiegassimo la metà delle energie di cui dà prova qualsiasi fiorellino cresciuto su un marciapiede per sollevarci dalle varie necessità che ci affliggono come il dolore, la vecchiaia e la morte, potremmo ben sperare che la nostra sorte sarebbe molto diversa da quella che in effetti è. I fiori rappresentano una metafora perfetta di lotta e rivoluzione, di resilienza e lungimiranza, di sacrificio in nome dell’amore per la vita. Il non utilizzo di energia elettrica o di batterie, mettendo al centro il corpo dell’attore, la sua voce e la poesia che è capace di creare e l’assenza di consumo energetico degli impianti audio-luci, rendono lo spettacolo a impatto zero.
«Ma il nostro genio meccanico ha avuto inizio appena ieri, mentre la meccanica floreale funziona da migliaia di anni. Quando il fiore fece la sua apparizione sul nostro pianeta non trovò attorno alcun modello da imitare; dovette fare tutto da solo»
Maurice Maeterlinck