Elio Germano con “A piedi nudi sulla terra” il 26 e il 27 luglio porta a Gombola per Trasparenze Festival, l’installazione immersiva tratta dall’omonimo romanzo di Folco Terzani, un’opera dal passo umile ma rivoluzionario. Dalle ore 20.00. Importante: agli spettatori, per accedere all’area di spettacolo, sarà chiesto di lasciare i cellulari.

A piedi nudi sulla Terra

26-27 luglio dalle ore 20.00

Scenografie Valeria De Ceglio e Francesco Martelli.
Sound design Marco Ghianda. Tecnico del suono Gianluca Meda.
Produzione Pierfrancesco Pisani per Infinito e Argot Produzioni in collaborazione con Ravenna Festival.
Si ringrazia Kali Mandir per il supporto.
Un ringraziamento al Festival I luoghi del Tempo di Scarlino.

Togliersi le scarpe e riconquistare il contatto con la terra: ecco, forse per trovare il proprio posto nel mondo è necessario lavorare per sottrazione. A piedi nudi sulla terra è un’installazione immersiva e sensoriale che partendo dall’omonimo libro di Folco Terzani, trasporta fisicamente il pubblico in una dimensione altra: all’interno di uno spazio ispirato alla grotta del Sadhu indiano, attorno al fuoco sacro chiamato Dhuni, in ascolto della storia del Sadhu/Baba Cesare del suo personale percorso, interpretato da Elio Germano in una ricostruzione sonora già edita come audiolibro. La vita di un uomo occidentale che inseguendo il piacere scopre la rinuncia. Una vita straordinaria, una ricerca controcorrente mentre tutto il mondo è mosso del desiderio del sempre più.

Dal tramonto, per tutta la notte, si può sostare, ascoltare, osservare, vivere, anche solo per un lasso di tempo, l’esperienza in questo santuario temporaneo, mentre un vero ‘cela’ (discepolo del sadhu) officerà i riti dell’asram offrendo chai e cibo, come da tradizione. Del tutto liberi, anche da scarpe e telefoni.

Elio Germano (Roma, 25 settembre 1980) è un attore e regista cinematografico e teatrale italiano.

Nel corso della sua carriera, ha ottenuto, tra gli altri premi, quattro David di Donatello come miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Il giovane favoloso e Volevo nascondermi. Per La nostra vita ha vinto anche il Nastro d’argento al migliore attore protagonista ed il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes 2010. Per l’interpretazione del pittore Antonio Ligabue nel film Volevo nascondermi ha ricevuto anche l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020. Nel 2024 vince il suo quinto David, questa volta come miglior attore non protagonista, per la sua partecipazione al film Palazzina Laf.

Folco Terzani (New York, 23 agosto 1969) è un regista, scrittore e sceneggiatore italiano.

Figlio del giornalista e scrittore Tiziano Terzani e di Angela Staude, vive l’infanzia nei paesi in cui il padre è inviato: Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo, Bangkok e Nuova Delhi. Frequenta le scuole in Cina, per poi laurearsi in lettere moderne a Cambridge, e successivamente si iscrive alla New York University Film School. Dopo l’esperienza di un anno alla casa dei morenti di Madre Teresa di Calcutta, nel 1997 ha girato un mediometraggio documentario, Il primo amore di Madre Teresa. Affascinato dall’Asia ha anche girato un film sui Sadhu dell’Himalaya. Nel 2006 ha curato il libro del padre La fine è il mio inizio. Nel 2010 ha sceneggiato un film basato su quest’opera. Nel 2011 ha scritto un libro, A piedi nudi sulla terra. Nel 2017 ha pubblicato per Longanesi Il cane il lupo e dio.