Trasparenze 2012 presenta:
Martedì 23/10 ore 21.30 Teatro dei Segni
PATER FAMILIAS_dentro le mura
di Fiammetta Carena
in scena Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Alex Nesti, Nicolò Puppo, Maurizio Sguotti
scene e costumi Francesca Marsella
musiche e luci Enzo Monteverde
movimenti Davide Frangioni
regia Maurizio Sguotti
produzione Kronoteatro
Il rapporto tra generazioni, la ferocia e il richiamo all’omologazione che viene esercitato dal gruppo, il male e la crudeltà: sono questi i roventi temi attorno a cui è costruito Pater Familias_dentro le mura di Kronoteatro. Uno spettacolo che rispecchia un universo interamente maschile di scontro e violenza. Un padre sofferente, un figlio aggressivo, un branco spietato. Il difficile rapporto familiare, si consuma fra silenzi, incapacità di comunicare, esplosioni di rabbia, scontri generazionali. Con l’aggravante della presenza di un gruppo di coetanei, assimilabile a un branco, che complica la già difficile convivenza fra padre e figlio. Il registro narrativo è duplice. Da una parte una realtà contemporanea afasica, dall’altra il suo riflesso: uno spazio onirico e astratto che trova rappresentazione in un labirinto che prende forma diventando un luogo fantastico, un paesaggio della mente in cui prendono vita impulsi, paure e desideri dei personaggi. Quello di Pater Familias spettacolo dall’andatura incalzante e vorticosa scandita dai battiti violenti di una cupa musica elettronica, è un mondo in cui un gruppo di giovani esprime il proprio vuoto solo con un crescendo di ferocia e ciò che anima i corpi è proprio quel palpito brutale ed ossessivo.
Kronoteatro inizia la propria esperienza creativa e produttiva con l’allestimento nel 2007 di un Laboratorio Permanente ad Albenga all’interno del quale si inizia a lavorare alla realizzazione del progetto Familia: una trilogia teatrale su tematiche generazionali. La compagnia trova il proprio fondamento nella salda alleanza tra generazioni, nella collaborazione tra un professionista maturo e artisti più giovani, secondo un patto di reciproco scambio. La poetica del gruppo è quella di un teatro dove il corpo è il primo strumento ed il punto di partenza, ma è anche quella di un teatro del corpo come materia che si lascia plasmare e stressare dal suono. La fusione di movimento, immagine e parola è l’esatta sintesi per raccontare le nostre storie che partono da lontano, dal mito, e che per percorsi non lineari e non definiti arrivano all’oggi, al contemporaneo, a noi.
Percorsi: Napoli Teatro Festival Italia, Bologna-Teatri di Vita, Genova-Teatro della Tosse, Milano-Teatro Elfo Puccini, Torino-Festival Colline Torinesi, Sesto San Giovanni-Festival Mixité
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