Dei danzatori che girano il paese tributando ad ogni luogo una danza. Creature evanescenti che non lasciano alcuna traccia, non modificano nulla di ciò che li circonda, ma si esibiscono in un tributo verso quei luoghi che invece restano, mentre l’umanità passa. L’ultimo lavoro di Fabrizio Favale andrà in scena a Gombola il 30 luglio:

The Rose Alien Tour
30 luglio 2023 ore 17:30 e 20:00
Borgo e bosco di Gombola
Fabrizio Favale / Le Supplici

Fabrizio Favale – invenzione e coreografia
Daniele Bianco – danzatore
Daniel Cantero – danzatore
Pietro Conti Milani – danzatore
Francesco Leone – danzatore
Mirko Paparusso – danzatore
Alessio Saccheri – danzatore
First Rose – scene, costumi e adattamento
KLm – Kinkaleri / Le Supplici / mk – produzione
Con il contributo di Comune di Bologna – Area Metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica nell’ambito di Bologna Estate 2022 / MIC / Regione Emilia-Romagna.

Il progetto consiste nel viaggio di un piccolo gruppo di danzatori che attraversano le nostre città e anche luoghi sconosciuti, comparendo in ogni località per un breve lasso di tempo senza modificare nulla, come delle pacifiche ed evanescenti creature aliene.

Questa serie di performance on the road è un contributo a tutte quelle forme dell’esistenza diverse dalla nostra, a quelle presenze che appaiono ai nostri occhi come alieni, esistenti e non-esistenti allo stesso tempo. Sono tutti gli animali e le piante. I minerali e i ghiacciai… Ma è anche lo straniero e il diverso. Costituiscono il tessuto del paesaggio, ma nel paesaggio si confondono fino a scomparire. Sono presenze leggere e evanescenti come quelle degli animali, forme mimetizzate dove il confine fra il corpo e il circostante è sempre incerto. Sono intelligenze vegetali impossibili. È lo straniero che è qui e altrove allo stesso tempo. È il diverso che non capiamo.

BIOGRAFIE
Fabrizio Favale
Formato con le tecniche americane, la sua danza è orientata all’astrazione, i paesaggi coreografici che disegna rimandano a mondi lontani e sconosciuti.
Studia balletto classico, tecniche e modalità della danza Moderna e Post-moderna Americana. Già da giovane riceve molte borse di studio, a 19 anni riceve il premio “Nati per la danza” al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia e a 26 anni la nomination come “miglior danzatore italiano dell’anno 1996” dal Premio G. Tani.
Ha danzato per il Balletto di Napoli dal 1988 al 1991 e dal 1991 al 2001 per la Compagnia Virgilio Sieni Danza.
Dall’anno 1990 ha creato più di 30 coreografie, ricevendo premi da Spagna, Germania, Italia e Serbia.
Nel 2011 riceve la “Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano” in occasione della presentazione del lavoro “Un ricamo sul nulla”.
Grazie al suo progetto outdoor “Le Stagioni Invisibili – Ciclo Coreografico Infinito” riceve il Premio Produzione “PerChiCrea 2019” di Siae e Mibac e rientra nella rosa degli 8 migliori progetti outdoor europei 2021 del Big Pulse Dance Alliance nel programma Open Air Commissions.
Per il triennio 22-24 è nominato Artista Associato Italiano di MILANoLTRE, Teatro Elfo-Puccini Milano.
Attualmente dirige L’Atelier della Danza di Crevalcore (BO) e il Festival Plantings on Pluto.

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