#Trasparenze2013 presenta
giovedì 3 ottobre ore 21.30 @ Sala parrocchia San Pio X
M.E.D.E.A. BIG OIL / studio
Vincitore Premio Scenario per Ustica 2013
scritto e diretto da Terry Paternoster
con gli attori di Collettivo InternoEnki
Il mito di Medea riambientato in una Basilicata petrolizzata. La ricostruzione di un innamoramento senza corresponsione: l’eroina tragica è una donna lucana tradita dallo “straniero”, il Big oil-Giasone, sullo sfondo del dissesto ambientale della Val d’Agri.
M.E.D.E.A. BIG OIL è una rielaborazione del mito di Medea che segue una linea di trasposizione dichiaratamente anti-canonica, che colloca la vicenda nella Basilicata odierna, sventrata dalle trivellazioni. Il nodo tragico s’innerva in un innamoramento senza corresponsione d’amore: l’eroina è una donna lucana disattesa nelle promesse e tradita dallo straniero, il Big Oil-Giasone, ruolo simbolico affidato a una compagnia petrolifera. Lo straniero è l’amante infedele che non mantiene la promessa d’amore, di crescita e di progresso a un paese che regala ricchezza in cambio di povertà. In questo senso, anche Medea è “simbolo”: è l’amante tradita ma anche metafora di una chiusura mentale che la fa vittima e carnefice insieme. A riverberare la sua stoltezza, il mormorio animalesco di un popolo-branco (il Coro) che è evocazione di un’umanità divisa pedissequamente fra miseri e potenti, incapaci di elaborare, al contempo, una coscienza di classe e una classe di coscienza.
Terry Paternoster nasce nel 1979 a Milano e si trasferisce prima in Puglia, poi in Basilicata. Dopo il Diploma d’Arte Drammatica, si laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo – Teatro e Arti Performative alla Sapienza di Roma. Qui inizia la sua carriera professionale, lavorando con registi italiani e stranieri. Come attrice-autrice-regista riceve numerosi riconoscimenti, fra gli ultimi: Napoli Fringe Festival 2013; Premio Radio RAI Microfono di Cristallo; Chiave d’Argento Imola per il Teatro; Premio In Breve Teatro Puccini di Firenze, etc. E’ fondatrice e direttore artistico del Collettivo InternoEnki, Associazione di Promozione Sociale per la Ricerca in residenza presso il Centro Sociale Zona Rischio di Roma. Il Collettivo è composto da ragazzi e ragazze provenienti da varie regioni italiane (Lombardia, Friuli, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Abruzzo, Sardegna) che lavorano coraggiosamente e incessantemente alla costituzione di un “Teatro INCIVILE”. Un teatro dissacrante e politico quello che promuovono, capace di coniugare impegno civile e ricerca, alla riscoperta di un linguaggio in grado di comunicare l’oggi e di trasformare la scena in uno strumento d’arte e controinformazione.