Per attori, danzatori, performer, artisti di strada.
Mirandola (MO) 24/31 ottobre RINVIATO A DATA DA DESTINARSI
Nell’ambito di Trasparenze Residenze
in collaborazione con Màt Settimana della Salute Mentale
con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola
e con il patrocinio del Comune di Mirandola
Un laboratorio quotidiano per attori, danzatori, performer, artisti di strada, che invade la Città di Mirandola condotto da Stefano Tè (Teatro dei Venti), Sabino Civilleri (compagnia Civilleri/Lo Sicco), Massimiliano Setti (Carrozzeria Orfeo), Simone Perinelli (Leviedelfool), Loris Seghizzi (Scenica Frammenti), Giovanni Berretta (Compagnia Ordine Sparso), Ciro Masella (Uthopia – Tra cielo e terra).
Quarta tappa del progetto Rito, ciclo di Laboratori finalizzati alla creazione di un’azione teatrale all’interno del tessuto urbano, Teatro a cielo aperto nei luoghi della vita quotidiana.
L’appuntamento di Mirandola, dal 24 al 31 ottobre, viene realizzato in collaborazione con Màt – Settimana della Salute Mentale, manifestazione che promuove i temi della Salute Mentale, la lotta allo stigma e i percorsi di accesso ai servizi e l’inclusione sociale.
Rito è un progetto guidato da sette compagnie in un percorso di laboratori a lungo termine che prevede diverse tappe ospitate in festival ed eventi e una riflessione attiva sul teatro in spazi urbani. Partito da Modena con il Festival Trasparenze, proseguito a Lari all’interno di Collinarea e a Calcata (VT) con Itineraria Festival, il progetto Rito ha formato una comunità artistica itinerante che di volta in volta si integra con le comunità locali. Il risultato finale anche questa volta sarà un vero e proprio spettacolo itinerante e in costume, nero per il lutto piuttosto che elegante e sfarzoso per la gran festa. Una messa in scena con tanto di regia multipla e invasione urbana.
I riti scandiscono le tappe di un’esistenza. È un fatto culturale, i riti rappresentano una sorta di teatro della vita, morte inclusa, con la partecipazione di attori inconsapevoli e un pubblico formale, invitato e spesso annoiato o addirittura costretto, come gli abitanti di un luogo che si trovano loro malgrado coinvolti, raggiunti dal suono della campane o dai profumi di uomini e donne imbellettati, piuttosto che dal fragoroso silenzio di un triste corteo.
Per info e iscrizioni
+39 339 6988833
workshop@trasparenzefestival.it