L’ultima residenza artistica dell’anno vedrà al Teatro dei Segni gli attori Stefano Cenci e Oscar De Summa con il loro nuovo progetto “Forse, aiuto”, che presenteranno al pubblico il 20 dicembre. Come di consueto la residenza sarà l’occasione per un Laboratorio rivolto in modo preferenziale ai corsisti del Teatro dei Venti.

Giovedì 10 dicembre dalle 20.30 alle 23.30
Sabato 12 dicembre dalle 11.00 alle 15.00 (con pausa merenda breve)
Venerdì 18 dicembre dalle 20.30 alle 23.30
Domenica 20 dicembre convocazione alle 17.00 e dimostrazione di lavoro ore 20.00

Laboratorio Cenci e De Summa

FAUST – Nella morsa dei giorni, della routine roulette russa, in questa epoca di infinito tramonto occidentale, l’uomo moderno a tutta velocità tenta di fuggire dalle definizioni di sé, dai gruppi e dalle ideologie, cavalca tutto ciò che è mobile, scostante, senza radici, e così facendo cavalca anche la Storia, trova nuovi gruppi a cui appartenere, si radica in nuove convinzioni. Perché questo è inevitabile, stare immobili nel flusso della vita e allo stesso tempo lasciarsi trasportare e viaggiare nella fissità dell’eterno. Faust è il più moderno dei miti moderni, in tutte le sue declinazioni. Ora è lui a tentare il demonio, perché tanto ha messo in discussione (e confuso) cosa è bene e cosa e male, cosa è puro e cosa è immondo, cosa è divino e cosa volgare, cosa è figlio della volontà e cosa dell’oblio. E allora proviamo a stare insieme, vigorosi e fertili, come grappoli di individui, organismi multipersonali, anemoni dei sentimenti, senza volontà ma con solo emozioni, e accettiamo il caos che arriva, senza protezione né giudizio, come rami degli alberi o frutti dei rami; come se la salvezza del singolo fosse la negazione dell’individuo, come se la salvezza dell’individuo fosse la pluralità indefinita.

Programma. Esercizi fisici atti a scoprire cosa possiamo e cosa non possiamo fare. Agire nello spazio da soli, ma soprattutto col gruppo di lavoro, come un corpo solo. Oltre o ai confini delle possibilità delle leggi della fisica e della resistenza umana. Il cervello come subalterno del corpo. Ai partecipanti verrà chiesto in previsione del laboratorio di imparare un breve testo a memoria.

FAUST, (inquieto, siede davanti al leggìo) Ed ho studiato, ahimè, filosofia, giurisprudenza, nonché medicina: ed anche, purtroppo, teologia. Da cima a fondo, con tenace ardore. Eccomi adesso qui, povero stolto; e tanto so quanto sapevo prima. Mi chiamano Maestro: anzi Dottore. Sono dieci anni che menando vo pel naso i miei scolari, di sù di giù, per dritto e per traverso. Ma solo per accorgermi che non ci è dato di sapere, al mondo, nulla di nulla. E quasi mi si strugge, ardendo il cuore. (Johann Wolfgang von Goethe)

Il Laboratorio è gratuito e rivolto in modo preferenziale ai corsisti del Teatro dei Venti, per info e contatti info@teatrodeiventi.it – 059 7114312 – 389 7993351