10 maggio ore 18.30
Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia
Il palazzo incantato
spettacolo a cura del Teatro dell’Argine
Con la partecipazione dei detenuti attori.
Riservato solo agli spettatori autorizzati.
Invio dati e prenotazioni entro il 13 aprile.
Con dieci ragazzi e ragazze dei gruppi ITC Studio Elena Bonincontro, Luca Canova, Alessandro Facchini, Jacopo Fiorini, Giulia Gandolfi, Lisa Mazzotti, Ilir Merlika, Lapo Olivieri, Davide Sinibaldi, Cloe Traverso
Coordinamento gruppi ITC Studio Vittoria De Carlo
Laboratorio a cura di Andrea Paolucci, Nicola Bonazzi, Mattia De Luca, Giacomo Armaroli, Vittoria De Carlo
Aiuto regia Mattia De Luca
Testo Nicola Bonazzi
Regia Andrea Paolucci
Ogni vita, anche quella che, dopo avere deragliato, sconta la perdita della libertà, ha conosciuto la luce della purezza. Magari solo per un istante. O magari così a fondo che il ricordo si fa lama tagliente di nostalgia e dolore. Quel momento è l’infanzia, dove tutti, almeno nello spazio di un attimo, siamo stati terribilmente felici. L’azione scenica Il palazzo incantato prova a esplorare quell’attimo, facendo interagire tra loro gli ospiti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia con alcuni bambini che attraverseranno, con lo stupore ancora candido dei loro occhi, gli spazi di detenzione. Per provare a giocare insieme. A immaginare di essere eroi e cavalieri. Ad abitare un palazzo incantato dove l’innocenza è sempre possibile.
Modalità di ritiro biglietti e di ingresso saranno comunicate agli spettatori autorizzati.
Bio
Compagnia Teatro dell’Argine Storia, poetica, azioni
Storia. La Compagnia Teatro dell’Argine nasce a San Lazzaro di Savena (Bologna) il 17 maggio 1994 dall’incontro di una ventina di professionisti che, avendo condiviso gli anni di studio e apprendistato professionale, sentono l’esigenza di non disperdere un comune patrimonio di idee ed esperienze.
Nel 1998, la Compagnia vince il bando di concorso per l’assegnazione dell’ITC Teatro di San Lazzaro, una sala da 220 posti appena riaperta dopo una lunga ristrutturazione. L’ottenimento di una sede stabile dà finalmente alla Compagnia la possibilità di realizzare un vecchio sogno: creare una sorta di “casa del teatro”, che vorrebbe modellarsi sull’esempio dei tanti centres dramatiques europei, piuttosto che sullo stile, più tipico del teatro italiano, della compagnia di giro. O, ancora meglio, diventare la “piazza coperta” della città, luogo di incontro e scambio.
Fin dagli esordi, il progetto del TdA è al tempo stesso artistico, culturale, educativo e sociale: la Compagnia produce i propri spettacoli e ospita artisti nazionali e internazionali; organizza laboratori con professionisti e non professionisti di ogni età, cultura e background; tesse reti e favorisce scambi con le altre realtà del territorio; inventa attività di coinvolgimento e formazione di pubblici diversi; costruisce azioni artistiche partecipate, interattive, itineranti, site-specific; insomma, getta le basi per un modello, culturale più che gestionale, disegnato su misura delle proprie forze e della propria identità. Grazie ad esso, negli anni la Compagnia si radica fortemente sul territorio di appartenenza mentre al contempo dà vita a progetti e azioni in Europa, Medio Oriente, Africa, Centro e Sud America.
Poetica. La qualità artistica si nutre del dialogo con la comunità di riferimento e degli scambi internazionali e si investe dei temi forti del contemporaneo: dialogo interculturale e intergenerazionale, cittadinanza attiva e diritti, inclusione sociale e culturale, memoria viva e una costante riflessione sul presente determinano la necessità e il desiderio di sviluppare modalità artistiche, culturali e anche gestionali diverse e innovative. Seguire la rotta per raggiungere questi obiettivi vuol dire avere uno sguardo su un teatro multidisciplinare, interculturale, dall’alto valore sociale e dall’imprescindibile qualità artistica.
Un teatro nuovo, radicato nel tessuto della città, che guarda dritto negli occhi il mondo.
Azioni. Il progetto del TdA si snoda lungo quattro linee principali:
1. spettacoli: creazione, produzione e circuitazione;
2. spazi: direzione artistica e gestione dell’ITC Teatro comunale di San Lazzaro di Savena, delle sale per le arti e la didattica dell’ITC Studio, dello spazio multifunzionale in miniatura Teatrobus e del tendone da circo per laboratori ed eventi ITC Lab;
3. didattica: laboratori e progetti per professionisti e non professionisti di tutte le età, culture, competenze;
4. progetti speciali, internazionali, interdisciplinari, interculturali: Teatrobus, Le Parole e la Città, Futuri Maestri, Lampedusa Mirrors, Tandem Shaml & Turkey, Alone We Stand, La Scena dell’Incontro, Gli Amici di Luca, CuraUgualeFamiglia, Crossing Paths, Occupiamoci!, Esodi, Acting Together #WithRefugees, Acting Diversity, The City Ghettos of Today, Cultura Libera Tutti, Ligabue, Teatro da Guardare Teatro da Leggere, A Teatro con 1 euro, Impronte d’Europa, Pluriversità dell’Immaginazione di Stefano Benni, Abbasso il teatro!, Critici per un giorno, Aperitivo con il critico, Feel Free(dom)!, The Promised Land, Teatro Arcobaleno, ITC Lab…