La terza giornata del Trasparenze Festival è in parte dedicata agli esiti dei vari laboratori realizzati nei giorni precedenti: quello di Simona Bertozzi, che con il Gruppo Marewa porta in centro a Modena “Poem of you, whoever you are – azione per Wonder(L)and”, quello del Teatro delle Ariette, che con gli anziani della Casa Protetta San Giovanni Bosco presenta “PASTÊLA! La memoria del cibo”, quello della Compagnia STALKer_Daniele Albanese e il Gruppo Albatro – Teatro e Salute Mentale con “BLINK” al Cajka Teatro, infine quello del progetto Cantieri che quest’anno vede protagonisti al Teatro dei Segni le compagnie bologninicosta, Cantiere Artaud e Generazione Disagio.
La Casa Circondariale di Modena Sant’Anna apre invece le porte al pubblico esterno e a Chiara Guidi, la quale coinvolge i detenuti nel suo “Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante”.
Si prosegue con “EKstase – indagine sulla durata. Estratti” dei BlakSoulz, un progetto selezionato dalla call Spazi Urbani, e con “El viatge de la vergonya” di Nafrat Collectif. La compagnia spagnola presenta uno spettacolo itinerante, basato su una storia vera, che si svolge all’interno di un camion, prevede un numero limitato di spettatori per volta e affronta uno dei temi più delicati della nostra attualità quale è la condizione di chi è costretto a scappare dalla propria terra d’origine per mettersi in salvo.
Chiudono la giornata il concerto degli Zambra Mora e le loro atmosfere multietniche.

Il terzo giorno di Trasparenze Festival raccontato dalla gallery con le foto di Chiara Ferrin – www.chiaraferrin.com