Sabato 8 agosto, ore 18.00
Borgo di Gombola (MO)
Pentesilea
Teatro dei Venti

con Antonio Santangelo, Francesca Figini
Musiche dal vivo Igino L. Caselgrandi
Scenografia e costumi Emanuela Dall’Aglio. Assistente Veronica Pastorino
Regia e drammaturgia Stefano Tè
Consulente regia e drammaturgia Mario Barzaghi
Una produzione Teatro dei Venti con il sostegno della Regione Emilia-Romagna

Amore. Orrore. Fa rima. E chi ama di cuore può scambiare l’uno con l’altro. Sullo sfondo della Guerra di Troia, due figure, un uomo ed una donna, si sfidano a duello e si innamorano l’uno dell’altra. I due personaggi sono Achille, il più valoroso degli eroi greci, figura dalla virilità taurina, guerresca, forte collo, spalle e braccia scintillanti di metallo e Pentesilea, regina delle Amazzoni, colei che ama la pace ma opera lo strazio, metà furia e metà grazia.

Pentesilea è un atto unico con due esseri che stanno a metà tra umano e animale, è il racconto di uno scontro tra guerrieri che arrivano a desiderare la morte dell’altro per il troppo amore. Il gioco scenico si snoda attraverso un contrappunto continuo di azioni dinamiche e suoni ritmati da due grossi tamburi medievali suonati dal vivo, a scandire il tempo ed il galoppo, degli assalti e delle fughe, abbandoni e furori che si susseguono impetuosi fino a lasciare il posto al grande silenzio finale.

Il Teatro dei Venti

Nasce a Modena nel 2005. Svolge la sua attività in quattro ambiti diversi, ma correlati: produzione di spettacoli, progettazione in ambito socio-culturale, formazione e organizzazione di festival e rassegne. Ha sviluppato una propria ricerca artistica con una particolare attenzione al Teatro negli spazi urbani, approfondendo l’utilizzo di trampoli e di scenografie mobili di grande impatto. Con i suoi spettacoli ha realizzato tournée in Italia e all’estero, in Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Serbia, Croazia, Spagna, Romania, Montenegro, Taiwan, India, Argentina. 

Membro del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, svolge percorsi formativi permanenti presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e la Casa Circondariale di Modena. Inoltre, in ambito sociale promuove progetti di Cooperazione Internazionale (Mozambico, Serbia, Senegal) e nel campo della Salute Mentale lavora in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Modena.

Dal 2012 organizza Trasparenze > Festival e Residenze Teatrali per la promozione della scena teatrale contemporanea. Dal 2015 il Festival entra nelle carceri con una parte della sua programmazione e con un’interazione profonda con artisti della scena nazionale.

Dal 2017 ha condotto un laboratorio con un gruppo di richiedenti asilo, con il quale nel 2018 ha vinto il bando MigrArti in collaborazione con l’Associazione GhanaYomo.

Nel 2019 ha debuttato con “Moby Dick”, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Melville, con il quale ha vinto il Premio Ubu 2019 per l’allestimento scenico, il Premio Rete Critica 2019 per la progettualità/organizzazione, il Last Seen 2019 spettacolo dell’anno per la rivista Krapp’s Last Post.