Ripensare gli spazi provando a ridefinirli: questo è il tema che si legge in filigrana nella prima giornata di Trasparenze Festival.

L’Area Festival per prima si fa espressione di questo modo di vivere i luoghi, facendo approdare nel parchetto di Via San Giovanni Bosco il Camion Teatro e il Teatro Bus dei Teatri Mobili, creando un salotto in mezzo al verde, il Konsultacorner, diventando un tutt’uno con gli elementi circostanti.
La Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia ospita il Teatro dell’Argine con lo spettacolo “Il palazzo incantato” e accoglie per l’occasione un nutrito numero di spettatori esterni di tutte le età. In questo caso gli spazi non sono semplicemente ripensati, ma completamente ribaltati, dato anche il coinvolgimento nello spettacolo di un gruppo di detenuti e di un gruppo di ragazzi dell’ITC Studio.
La compagnia Dynamis con il suo “M²” affronta invece il tema da un’altra prospettiva, interrogandosi pragamticamente su un’unità di misura, il metro quadro appunto, e sul suo rapporto e i suoi effetti sul pubblico, che diventa l’essenza stessa della performance.
La giornata si conclude con l’esito della residenza della compagnia senegalese Takku Ligey, scambio artistico nell’ambito del progetto “Valorizzazione delle risorse naturali e dell’imprenditoria femminile nella regione di Louga – Senegal” in collaborazione con Arci Modena e ARCS con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Il primo giorno di Trasparenze Festival raccontato dalla gallery con le foto di Chiara Ferrin – www.chiaraferrin.com